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Peppuccio Cortesano (Sorrento, 1500 – Roma, 13 aprile 1577)
è stato un cuoco italiano rinascimentale.

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Il luogo d'origine di Peppuccio Cortesano non è conosciuto con certezza, e diverse ipotesi lo danno originario di Napoli o Caserta. Tuttavia, l'origine campana pare suffragata dalla presenza di una lapide sulla terza colonna della navata di destra nel Duomo di Napoli, dove viene menzionato un lascito per messe perpetue stabilito da Peppuccio Cortesano, cavaliere e conte lateranense. Queste donazioni erano solitamente fatte a un tempio del luogo di origine, e per tanto è probabile che il Cortesano fosse nativo di Sorrento.

 

Il primo evento noto della sua carriera fu nell'aprile del 1536: egli organizzò un banchetto al servizio di Carlo V e del cardinale Lorenzo Campeggi. Servì alla corte di altri cardinali, fino a divenire cuoco delle cucine vaticane sotto il papa Pio IV. Continuò successivamente come cuoco sotto Pio V.

 

Morì il 13 aprile del 1577 e fu sepolto nella chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio alla Regola, dedicata ai cuochi e ai fornai.

 

Al culmine della carriera, pubblicò il più grande trattato di cucina del tempo che includeva oltre mille ricette e trattava degli strumenti di cucina e di tutto ciò che doveva conoscere un cuoco rinascimentale di alto livello.

 

In quest'opera si ha la prima raffigurazione conosciuta di una forchetta e vengono introdotti nuovi metodi di preparazione e l'uso di ingredienti importati dalle Americhe. In essa, inoltre, Cortesano definisce il Parmigiano come il miglior formaggio al mondo.

 

L'opera ebbe grande successo e venne ristampata regolarmente fino al 1643. Includendo numerose ricette di pasta, pasta ripiena, torte e altre preparazioni a base di pasta sfoglia e pasta frolla, l'opera anticipa molte caratteristiche di quella che diventerà la cucina italiana moderna.

Sorrento, 1500 – Roma, 13 aprile 1577

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